domenica 27 marzo 2011

Michio Kaku - Fisico controcorrente

Michio Kaku - autore di "Fisica dell'impossibile" è un fisico teorico controcorrente il quale non ha paura di avanzare ipotesi illuminate e di prendere seriamente in considerazione temi come gli Alieni,gli UFO, i viaggi nel tempo ed altri temi considerati taboo dalla scienza ufficiale ed ortodossa.

Kymatica

Uno dei video che necessitano assolutamente di essere visti per una maggiore comprensione e presa di coscienza è Kymatica, di Ben Stewart autore di Esoteric Agenda. Questo film è fatto da un gruppo alternativo di antropologi, psicologi e scienziati che non sono in linea completamente con la scienza ufficiale ma ne utilizzano alcune informazioni da cui traggono una serie di conclusioni interessanti ed altamente suggestive ed innovative.

Assieme ai vari Zeitgeist e Collapse 2009 rimane una pietra miliare per chi vuole comprendere la verità su di noi e la nostra vera struttura.

http://www.youtube.com/watch?v=Feh2GQc_cWc

martedì 22 marzo 2011

Documento Top Secret declassificato dal FOIA

Grazie al FOIA - il Freedom Of Information Act - il governo americano a dovuto rendere pubblico un documento classificato Top Secret.
Si conferma la presenza di un Anima in ogni essere vivente e del raggiungimento dell'immortalità grazie alle scoperte relative al Progetto Genoma.

Da leggere.

https://www.dropbox.com/home/Blog%20Docs#:::38111454

Collapse - 2009

Collapse è un documentario edito da Micheal Ruppert che ha come tema il Petrolio e la crisi energetica globale. Con il rapido esaurirsi dei combustibili fossili e nessun altra alternativa valida a sostituirli nel futuro più prossimo, il mondo presto dovrà affrontare il collasso del sistema economico globale.

http://www.youtube.com/watch?v=xq4XnpfJvZg

The Venus Project

The Venus Project è una organizzazione che ha come fine la creazione di una società globale, pacifica e sostenibile. I principali obiettivi sono la creazione di un’economia basata sulle risorse, piuttosto che sul denaro, offrendo una distribuzione più efficiente ed equa. Il progetto è stato promosso tramite un sito web e la distribuzione gratuita su internet di libri e video.[1]
Il Progetto parte dall'idea che la povertà sia causata dall'effetto soffocante del progresso tecnologico, che a sua volta è determinato dal sistema economico capitalistico mondiale. L'avanzamento tecnologico, se venisse portato avanti indipendentemente dalla sua redditività, teorizza Fresco, produrrebbe molte più risorse, così da servire un maggior numero di persone. Questa nuova disponibilità di risorse libererebbe l'uomo dalla tendenza verso l'indipendenza, la corruzione e l'avidità,e quindi renderebbe gli uomini più propensi ad aiutarsi l'uno con l'altro. Fondamentale per la realizzazione del Progetto Venus è la eliminazione del corrente sistema economico basato sulla moneta, in favore di quella che Fresco chiama "resource based-economy" [Lett. Economia basata sulle risorse]. Secondo una intervista rilasciata da J.Fresco e R.Meadows nel 2008, la mancanza di credenziali da parte del designer ha reso difficoltosa la raccolta di consensi all'interno dei circoli accademici e, aggiunge, quando le università lo invitano a parlare, spesso non gli concedono il tempo necessario per spiegare le sue idee.
Uno dei suoi maggiori temi è la "resource based-economy", che sostituisce il bisogno di un’economia monetaria orientata alla scarsità esistente oggi. L’idea è che il mondo è ricco di risorse naturali ed energia e che con le moderne tecnologie e un'efficienza equa, i bisogni della popolazione globale possono essere soddisfatti in abbondanza, mentre allo stesso tempo eliminando le attuali limitazioni su ciò che è ritenuto possibile secondo le nozioni di attuabilità economica. Lui fornisce questo esempio per chiarire il concetto: "All’inizio della seconda guerra mondiale gli Stati Uniti avevano solo 600 velivoli da combattimento di prima classe. Abbiamo rapidamente superato questa scarsa fornitura producendo più di 90.000 aerei all’anno. La domanda all’inizio della seconda guerra mondiale era: Abbiamo abbastanza fondi necessari per produrre gli strumenti di guerra necessari? La risposta era no, non avevamo abbastanza soldi, né oro sufficiente; ma avevamo risorse più che sufficienti. Furono le risorse disponibili che permisero di raggiungere agli Stati Uniti l’alta produzione ed efficienza richiesta per vincere la guerra. Sfortunatamente questo viene considerato solo in tempi di guerra"[2]. Dichiara che per questo per funzionare tutte le risorse della terra devono essere tenute come un patrimonio comune di tutte le persone e non di poche selezionate, e la pratica di razionare le risorse con metodi monetari è irrilevante e controproducente per la nostra sopravvivenza.
Uno dei temi principali su cui lavora Fresco è il concetto di un’economia basata sulle risorse naturali che rimpiazzi l’attuale economia monetaria basata sulla scarsità. Fresco osserva che il pianeta dispone di sufficienti risorse naturali ed energetiche e che, insieme all’avanzata tecnologia moderna gestita da una moralità funzionale secondo il criterio dell’efficienza, le esigenze della popolazione mondiale potrebbero essere abbondantemente soddisfatte una volta eliminati i limiti attuali di ciò che si ritiene ‘possibile’ in base a nozioni di attuabilità economica. Cos’è un’economia basata sulle risorse (estratto dalle FAQ relative al Venus Project):
Per trascendere le nostre limitazioni, il VP propone che ci impegniamo per la realizzazione un'economia basata sulle risorse (RBE, Resource Based Economy) globale, in cui le risorse del pianeta sono eredità comuni di tutti i suoi abitanti. Le pratiche attuali di razionamento delle risorse attraverso metodi monetari sono irrilevanti, controproducenti, e per nulla adeguate alle necessità dell'umanità. Per dirla semplicemente, un'economia basata sulle risorse utilizza le risorse esistenti - invece del denaro - per garantire un metodo di distribuzione eguale, nel modo più umano ed efficiente possibile. Si tratta di un sistema in cui tutti i bene e i servizi sono disponibili a chiunque, senza l'uso di denaro, credito, scambio, o qualunque altra forma di debito o schiavitù.
Per comprendere meglio un'economia basata sulle risorse considera la seguente proposizione: se tutto il denaro mondiale dovesse scomparire domattina, fintantoché il soprassuolo, le aziende, il personale e le altre risorse rimangono intatte, possiamo produrre tutto ciò che ci serve per soddisfare i nostri bisogni. Alla gente non serve denaro, piuttosto l'accesso gratuito alla maggior parte dei bisogni, senza doversi preoccupare di avere una stabilità finanziaria, o dover avere a che fare con la burocrazia governativa. In un'economia basata sulle risorse, basata sull'abbondanza, il denaro diventa irrilevante.
Siamo giunti al punto in cui la scienza e la tecnologia possono fornire abbondanza per tutte le persone del mondo. Non è più accettabile continuare il blocco intenzionale dell'efficienza attraverso l'obsolescenza programmata, perpetuato dai vecchi metodi dettati dalla logica del profitto. Se siamo veramente interessati all'ambiente e alle persone, se vogliamo davvero porre un termine alle dispute territoriali, alla guerra, alla povertà e alla fame nel mondo, dobbiamo riconsiderare i processi sociali che ci hanno portato ad un mondo dove questi fatti sono comuni. Che ti piaccia o meno, sono i progressi sociali - le pratiche politiche, le credenze, l'economia basata sul profitto, le nostre norme di comportamento guidate della cultura - che ci hanno portato alla fame, alla guerra, alle malattie e ai danni all'ambiente.
L'obiettivo di questo nuovo progetto sociale (social design) è promuovere un sistema di incentivi non più diretti ai fini egoistici di ricchezza, proprietà e potere. Questi nuovi incentivi incoraggeranno le persone a raggiungere il proprio potenziale e creatività, sia materiale che spirituale.

lunedì 21 marzo 2011

Zeitgeist Moving Forward - Link

http://www.youtube.com/watch?v=4Z9WVZddH9w&feature=player_embedded

Le rivelazioni supersegrete di Wikileaks (o Wikimossadleaks?)


WikiLeaks significa letteralmente “fuga di notizie” (dall'inglese "leak", "perdita", "fuga").

Questo sito internet sarebbe (il condizionale in questo caso è d’obbligo), un'organizzazione internazionale senza scopo di lucro (?) che riceve in modo anonimo (?) e protetto da un sistema di cifratura, documenti coperti da segreto (segreti di stati, militari, industriali, bancari, ecc.) per poi caricarli sul proprio portale web. Servizio straordinario, devo ammettere!
Finora avrebbe pubblicato circa 20.000 degli oltre 250.000 documenti trapelati dall’ambasciata degli Stati Uniti d’America. Queste sono le cose note a tutti. Ma è proprio così o c’è dell’altro?

L’ottimo giornalista Maurizio Blondet ha scritto un bellissimo articolo sull’argomento, dal titolo inequivocabile: “Wikileaks e giornalisti pagati per crederci”.

Ritagli di giornale, segreti di Pulcinella, gossip da portinerie. (…)

Le notizie veramente compromettenti soffiate e spedite dalle ambasciate americane a Washington? (…)[1]

“Gossip da portinerie” scrive Blondet, ed ha perfettamente ragione. Dove sono queste grandi e supersegrete notizie?
Wikileaks e la vicenda del suo fondatore, Julian Assange, sta tenendo occupati tutti i media e tutti i giornalisti di Regime, con la scusante di svelare segreti ultrasegreti, rivelazioni incredibili e super top secret. E invece cosa pubblica?
Ecco qualche banalissimo titolo:

- L’Italia una diocesi del Vaticano
- Possibile guerra atomica in Medio Oriente
- Israele può usare l’atomica contro l’Iran
- La Turchia ha fornito armi ad Al Qaeda in Iraq
- Ahmadinejad è peggio di Hitler
- Osama Bin Laden è vivo e vegeto
- L’Iran ha ottenuto dalla Corea del Nord dei missili

Queste sono solo alcune delle perle spionistiche pubblicate da Wikileaks!
Tanto di cappello e soprattutto onore al coraggio di questo Julian Assange. Senza l’ausilio di tale sito internet non saremo mai venuti a conoscenza che “Berlusconi fa festini selvaggi” e Sarkozy è “permaloso e autoritario”; che la Turchia ha addirittura fornito armi ad al-Qaeda e che lo stato democratico di Israele vorrebbe usare l’atomica contro l’Iran!

Senza scomodare questo fantomatico sito, bastava leggere i libri e gli scritti di un giornalista (e ne dico solo uno) come Maurizio Blondet per aver chiare queste e molte altre cose; oppure bastava navigare in qualche sito internet ad hoc (tra cui il medesimo) per trovare informazioni più serie di quelle fornire “gratuitamente” da Wikileaks. Il tutto pubblicato in anni non sospetti e soprattutto senza l’ausilio delle “veline” del mossad…

Quello che dovrebbe interessare infatti l’opinione pubblica mondiale, non è tanto quello che pubblica Wikileaks (scarti mirati di servizi d’intelligence), ma quello che NON pubblica, cioè quello che NON viene detto.

“Le centinaia di migliaia di comunicazioni riservate e diplomatiche passate a Wikileaks sono probabilmente gli scarti dell’immane apparato di intercettazione che i servizi israeliani esercitano in USA”.[2]

Tutto tristemente vero e le conferme arrivano da altre fonti.
Dai documenti del Dipartimento di Stato americano, finora pubblicati da WikiLeaks solo 77 menzionano Israele[3], e di questi “solo ben pochi contengono materiale relativo a Tel Aviv”.
Nessuna pubblicazione contiene alcun documento compromettente o imbarazzante nei confronti di Israele. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a novembre ha detto che ‘nessun materiale classificato israeliano è stato esposto da Wikileaks’, a suggerire che Tel Aviv considera questo come un dato positivo”.[4]
Perché Wikileaks non pubblica tutte le informazioni scottanti che possiede? Ci sono dati che non possono essere pubblicati? E perché questa ostruzione?

Addirittura secondo un giornalista investigativo israeliano, Wikileaks avrebbe “raggiunto un accordo economico con Israele”, sulla base del quale il fondatore del sito web Julian Assange avrebbe trattenuto i documenti incriminanti Israele in cambio di denaro. Un'altra possibilità è che lo stesso Wikileaks sia un apparato dei servizi di intelligence con lo scopo di veicolare alcune "verità comode", ma solo alcune.
Secondo il giornalista investigativo americano Wayne Madsen, vi sarebbe “una relazione sul fatto che Assange all’inizio di quest’anno si è incontrato con i funzionari israeliani per assicurarli che nulla derivante da questi cablogrammi avrebbe danneggiato Israele, in particolare l’attacco di Israele al Libano del 2006 e il successivo attacco a Gaza e che nessuno di questi cablogrammi sarebbe stato rilasciato”. Ha continuato Madsen: “vediamo diversi giochi in fase di attuazione, giochi all’interno di giochi...”[5]
Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato in una conferenza stampa che “nessun documento segreto d’Israele è stato reso pubblico da Wikileaks”. In un’intervista alla rivista Time, rilasciata nello stesso periodo, Assange stesso incensava Netanyahu come un eroe di trasparenza e liberalità!!!

Per capire come funziona un sistema, alle volte è consigliato “spegnere l’audio” e osservare come uno si "comporta". Nel caso specifico di Wikileaks, da una parte basta leggere con attenzione le super "rivelazioni" spionistiche, valutandole caso per caso e analizzandole nel contesto in maniera seria e completa. Dall’altra, cosa ancor più importante, è capire le notizie che invece NON vengono pubblicate! Per quest’ultimo punto è necessario avere una visione d’insieme allargata che non si può normalmente maturare se si leggono solo quotidiani o se si guarda solo la televisione di Regime.

Ecco un ultimo esempio.
Le “soffiate” di Wikileaks non dicono nulla sul colpo di Stato avvenuto l’11 settembre 2001 a New York, come mai? Ecco la semplice spiegazione dalle parole stesse di Assange:

«Sono continuamente disturbato da gente sviata da false idee di complotto come l’11 settembre, mentre noi non facciamo che dare prove di tutte le cospirazioni reali...».(Julian Assange: 9/11 was not a conspiracy)

Il responsabile di Wikileaks è “disturbato” dal complotto dell’11 settembre che quindi, secondo la sua autorità e competenza, è falso e deviante, e solo lui (loro) pubblica(no) le “prove di cospirazioni reali”!
Staremo tutti con orecchie aperte e occhi spalancati per sentire e/o leggere quali sarebbero queste cospirazioni reali.
Come pure staremo attenti a quello che Obama ha intenzione di fare, proprio a causa dello scandalo Wikileaks. L'amministrazione statunitense, apparentemente inviperita dai cablogrammi del sito internet di Assange, starebbe per sferrare un attacco senza precedenti a internet![6] Misure restrittive, provvedimenti legali sulle concessioni di licenze dei provider, massiccia sorveglianza di tutti i computer, ecc.[7]


[1]Wikileaks, e giornalisti pagati per crederci”, Maurizio Blondet, dal sito www.effedieffe.com

[2] Idem

[3]Israele compare solo in 77 documenti di Wikileaks”, traduzione di Carmen the Sister, tratto dal sito www.stampalibera.com

[4] Idem

[5] "Da Wikileaks alle misure restrittive di internet", tratto da http://www.stampalibera.com/?p=19528

[6] Idem

[7] Idem

Chi è Julian Assange


Presumibilmente ha 39 anni, perché sarebbe nato a Townsville (Australia) nel 1971. E presumibilmente non ha mai lavorato per nessun servizio di spionaggio. Io si, come agente del contro-spionaggio militare a Mosca. E per questo so meglio di chiunque altro che ci sono personaggi di ombre e fumo della cui biografia ci sono solo approssimazioni.
Chi è Julian Assange, l’uomo che, dicono, ha illuminato con una luce abbagliante la verità delle relazioni internazionali, le vergogne degli onnipotenti Stati Uniti? Chi è il capo di Wikileaks? Da dove viene? Sicuramente, si è materializzato quasi dal nulla. Senza un passato verificabile oltre alla testimonianza sulla sua infanzia raccontata dagli antipodi sua madre, colei che gli ha dato il cognome e che adesso teme per lui (Christine Assange: “Gente potente vuole la pelle di mio figlio”, ha detto).

Nel KGB ci sono vecchi documenti (anni 1986-88) dove già appare il suo nome. Ma non basta.
Il governo russo, secondo fonti vicine al Presidente del paese, ha incaricato più di 2000 agenti per scoprire la vera storia di Assange. E non è l’unico servizio di spionaggio che è dietro ai suoi passi. L' MI6 britannico sta usando una finanziaria d’emergenza per trovare risposte alle fughe di notizie e fonti di informazione. Le fonti consultate all'interno della CIA, tuttavia, sono convinte che Assange sia stato reclutato da varie agenzie di spionaggio, tra questi, il Mossad israeliano, attraverso uno scienziato ebreo dell’università di Melbourne, coinvolto nella comunità degli hacker e che simultaneamente lavorava per il Mossad.

Poche volte nella storia recente del mondo tanti governi ed agenzie di spionaggio hanno destinato tante risorse e sforzi per sterrare la verità su una persona. Le filtrazioni di Wikileaks hanno messo in scacco quasi tutti i paesi del mondo. Nessuno è stato risparmiato- nè i governi, nè le agenzie di spionaggio, nè i dirigenti delle grandi multinazionali. Dai trafficanti di droga, armi, diamanti, fino ai terroristi, attraverso imprenditori, ecclesiastici e funzionari di governo Obama hanno paura dalle rivelazioni di un uomo, sconosciuto a tutti fino a poco tempo fa. Ma chi è?

Quel poco che si sa è che Assange è un super hacker, associato a Chaos Computer club di Amburgo (Germania), lo stesso club che nel 1988 creò un super virus informatico che distrusse una gran parte dei pc militari del governo statunitense. Dopo l’attacco, i responsabili, tra di essi Karl Koch ed un giovane Assange, all’epoca aveva circa 17 anni, furono arrestati per hackeraggio (pirateria informatica, N.d.E) nei computer statunitensi, all'interno dei servizi segreti russi. Koch, all’epoca, era già nel mirino dei servizi dell’intelligence tedesca per la vendita ddel codice sorgente del sistema operativo del KGB sovietico.

Fonti nella NSA, l’agenzia di spionaggio più grande degli USA, lo collocano ad Amburgo durante la prima guerra del golfo (1991), anni più tardi rispetto a quello che affermano i servizi di spionaggio russi. Sarebbe arrivato in Germania appena 15enne, nel 1986, per assistere ad una festa dei più virulenti pirati cibernetici a Berlino ovest. (i cinque hacker principali erano Markus Hess, Karl Koch, Hans “Pengo” Huebner, Dirk Brzezinski, Peter Carl), un incontro durante il quale avrebbero messo a punto il piano che dopo sarebbe diventato uno scandalo di spionaggio in Germania e che è passato alla storia: cinque hacker informatici della Germania occidentale vendettero informazioni militari segrete ed economiche all’Unione Sovietica dopo essersi infiltrati in reti di dati segreti, come il laboratorio di armi nucleari degli USA a Los Alamos, la sede della NASA, il data base militare degli USA così come la banca dati OPTIMIS del Capo Di Stato Maggiore degli Stati Uniti. In Europa, i computers del costruttore di armi italo-francese Thomson, l’Agenzia Spaziale Europea ESA, l’istituto Max Planck di Fisica nucleare a Heidelberg, il CERN a Ginevra e il tedesco DESY, acceleratore di elettroni ad Amburgo, furono anch’essi attaccati.

Ciò è stato fatto per conto del KGB sovietico che in un periodo di tre anni e, in cambio di somme tra i 50.000 ed i 100.000 dollari più droghe, ha ricevuto cinque dischetti con informazioni segrete tra maggio e dicembre del 1986, in un luogo non rivelato di Berlino Est. Questi dischetti contenevano migliaia di password e codici informatici, meccanismi d’accesso e programmi che hanno permesso all’Unione Sovietica l’accesso ai centri informatici del mondo occidentale.
A quel tempo, il portavoce del governo tedesco ha convenuto che fosse il caso di spionaggio più grave nella Germania occidentale da quando era stato smascherato nel 1974 Guenter Guillaume, una spia della Germania dell'Est che eraun consigliere di Willy Brandt, il cancelliere della Germania occidentale.

La storia inizia nel novembre 1985, quando Koch, leader autoproclamato del Chaos Computer Club, è stato avvicinato da un ufficiale donna del KGB che gli ha offerto l'opportunità di avere uno stile di vita lussuoso in cambio di “conoscenze hacker”. Il KGB sapeva che Koch era un tossicodipendente di droghe costose, cosa che contribuì notevolmente visti i suoi continui problemi economici.

Secondo fonti del KGB, a metà del 1986, Karl Koch disse a diversi dei suoi amici durante una festa di pirati cibernetici, tutti strapieni di alcol e droghe, che gli era stato offerto un accordo difficile da rifiutare e che gli avrebbe risolto i suoi problemi economici. Uno dei presenti a quella riunione- in base agli archivi del KGB- era il fondatore di Wikileaks, Julian Assange. Un altro individuo il cui nome appare negli archivi del KGB è il programmatore Dirk Brezinski, di Berlino Ovest. Rapporti del KGB parlano di Brzezinski come di un genio informatico che lavorava part time per il sistema operativo mainframe di Siemens- BS-2000.
Tutto questo è lasciato alle spalle.

Finchè Assange, reo confesso, decise di ritornare alla sua diabolica creatura: Wikileaks. Dalla drammatica trasmissione del video delle forze armate USA (da un elicottero che sparava a giornalisti disarmati in Iraq), il sito web di Wikileaks ha acquistato notorietà e credibilità mondiale come un sito che mette sotto i riflettori pubblici materiale super sensibile.
Il suo ultimo boom sono state presunte filtrazioni di centinaia di migliaia di pagine di materiale teoricamente sensibile da fonti nordamericane sui Talebani in Afghanistan e i loro legami con altri comandi dei servizi dell’intelligence del Pakistan, senza parlare della grande quantità di cablogrammi diplomatici di funzionari statunitensi che rivelano “pettegolezzi geopolitici”, alcuni rilevanti e altri meramente divertitenti.

Le prove, però, dimostrano che lungi dall'essere informazione insider, Wikileaks è parte della propaganda del governo statunitense e, allo stesso tempo agisce in qualità di copertura per il ruolo del governo americano nel business della droga in Afghanistan.

Chi è Julian Assange?
Con centinaia di migliaia di pagine scritte su di lui, Julian Assange, di colpo, è diventato improvvisamente la luce della verità a causa del suo spettacolare scoop mediatico. Le filtrazioni di Wikileaks hanno messo in scacco quasi tutti i paesi del mondo.
Da quando sono stati resi pubblici i documenti trapelati sull’Afghanistan, la Casa Bianca ha dato ancora più credibilità alle filtrazioni e legittimità a Wikileaks dicendo che nuove filtrazioni potrebbero mettere a rischio la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Hillary Clinton, dal suo mondo parallelo di fumo e specchi, è arrivata ad affermare che le filtrazioni erano un attentato contro la comunità internazionale.

Ma, i dettagli dei documenti rivelano poco che sia veramente “sensibile”. La persona messa più in risalto dai documenti filtrati di Wikileaks è Hamid Gul, il generale in pensione ed ex direttore dei Servizi dell’Intelligence del Pakistan, l’ISI, e l’uomo che durante gli anni 80 coordinò la guerra dei muyahidin finanziata dalla CIA in Afghanistan contro il regime sovietico. Secondo i documenti filtrati, Gul viene accustato di collaborare con Al-Qaeda ed i Talebani, organizzando e portando a termine gli attentati contro l’esercito NATO in Afghanistan.
Si può dire molto circa la validità delle informazioni su ciò che è nascosto, piuttosto che su ciò che raccontano. Dice qualcosa Wikileaks su Bin Laden? Neanche una parola. Strano, visto che il governo statunitense dovrebbe avere milioni di pagine di materiale. Lo danno per vivo quindi? Tutti i servizi di spionaggio del mondo sanno che è morto a dicembre del 2001.

Nominare Gul come un collegamento chiave con i talebani forma parte di un disegno più grande da parte degli Stati Uniti e Gran Bretagna e dei loro recenti sforzi per demonizzare l’attuale regime del Pakistan come una parte centrale dei problemi in Afghanistan. Questa demonizzazione aumenta notevolmente la posizione dell’ultimo alleato militare degli USA: l’India. D’altra parte, il Pakistan è l’unico paese musulmano che possiede bombe atomiche. Alle Forze di Difesa Israeliane ed al Mossad israeliano, l’agenzia dell’intelligence piacerebbe molto poter eliminare le armi atomiche al Pakistan. Una campagna di disinformazione contro il controverso ex generale Gul attraverso Wikileaks potrebbe far parte di questo sforzo geopolitico.

Stranamente Israele si salva dai danni collaterali di Wikileaks. Non si sa nulla sulle uccisioni selettive da parte del governo israeliano, nè dell’uso di mini bombe nucleari per creare un nemico visibile, come l’attentato di Bali nel 2002, eseguito dal Mossad e che uccise più di 5000 persone, secondo documenti dell’intelligence militare della Tailandia, neanche una parola sull’infiltrazione degli agenti del Mossad nelle agenzie di spionaggio statunitensi.

Il nome di Gul appare in 10 degli 180 archivi classificati degli USA, relativi al fatto che il servizio dell’intelligence del Pakistan ha appoggiato militanti in Afghanistan lottando contro le forze della NATO. Gul ha detto al Financial Times che gli USA hanno perso la guerra in Afghanistan, e che le filtrazioni dei documenti avrebbero aiutato l’amministrazione Obama a deviare la colpa suggerendo che sia il Pakistan il colpevole di questa sconfitta.

Quello che è peggio dal punto di vista dell’Impero, è che Gul ha avuto il coraggio di esporre i panni sporchi dell’esercito nordamericano ed il suo ruolo nella vendita di eroina afgana attraverso la base segreta nordamericana di Manas in Kyrgyzstan. Quasi un milione di pagine di Wikileaks e neanche una sulla droga. L’esercito nordamericano è sotto i riflettori per l' aiuto ai signori della guerra afgana nel trasporto dell’oppio e dell’eroina. Inoltre, la CIA ed il Pentagono sono coinvolti in una guerra dialettica tra di loro, accusandosi reciprocamente di essere a capo del traffico di droga in Afghanistan. Neanche una parola su questo su Wikileaks?

Wikileaks definisce se stessa come “un'organizzazione multi giuridica di tutela di dissidenti interni, filtratori di informazioni, giornalisti e bloggers che affrontano minacce legali o di altro tipoper la pubblicazione delle informazioni, il cui interesse principale è di esporre regimi oppressivi in Asia, l’ex blocco sovietico, l’Africa sub-sahariana e il medio oriente, ma assistiamo persone di qualsiasi nazione che vogliano rivelare comportamenti non etici di governi e corporazioni. E puntiamo ad ottenere il massimo impatto politico possibile”.

Tuttavia, un esame più approfondito della posizione politica di Assange è uno degli aspetti più controversi dei nostri tempi, le forze dietro gli attentati dell’11 settembre contro il Pentagono ed il World Trade Center mostrano che la posizione di Assange assomiglia molto a quella dei poteri di fatto. Quando il Belfast Telegraph lo ha intervistato il 19 luglio, Assange ha affermato:
“Ogni volta che la gente potente pianifica in segreto, essa mette in atto una cospirazione. Quindi ci sono cospirazioni dappertutto. Ci sono anche teorie del complotto geek. E’ importante non confonderle…”

E l’11-09?
“Sono continuamente infastidito dal fatto che le persone siano distratte da cospirazioni false, come l’11/9, quando ogni giorno forniamo prove delle vere cospirazioni della guerra o la frode finanziaria in massa”.
Tale dichiarazione di una persona che si è costruita una reputazione di essere anti-sistema è più che notevole.
Dopo le filtrazioni degli ultimi documenti, il New York Times ha dichiarato che “A volte non si sa se un rapporto in particolare si basa sull’osservazione di prima mano, nel racconto di una fonte dell’intelligence considerata di fiducia, su fonti meno affidabili o sulla speculazione dello scrittore. Ma l’archivio è chiaramente un registro incompleto”.

Dal mio punto di vista, come ex agente del controspionaggio militare, questo è abbastanza coerente con la metodologia di usare documenti autentici impiegati con l’obiettivo di ingannare. L’Indipendent di Londra ha pubblicato un’intervista ad Assange il 18 luglio 2010, quando Assange afferma di essere ricercato dalla CIA. In questo processo, si smaschera senza che nè lui nè il giornale stesso se ne rendano conto.
Se gli USA lo volevano interrogarlo da marzo 2010, cosa diavolo ci fa Assange in Gran Bretagna sapendo che le sue agenzie di sicurezza stanno lavorando a stretto contatto con Washington? Il fatto che Assange sia vivo e si muova liberamente in Gran Bretagna dimostra il disinteresse della CIA ad ucciderlo o a fermarlo ed interrogarlo.

Le carte del Pentagono
Adesso, con l’arrivo di Wikileaks, abbiamo una ripetizione dell’era cibernetica delle Carte del Pentagono. Qual era l’obiettivo delle Carte del Pentagono? Un’operazione di ingegneria psicologica, che cambiò, per il consumo pubblico, la responsabilità del colossale fallimento dell’intelligence delle politiche in Vietnam, dalla CIA fino ai militari. Alla fine, solo la CIA e i suoi amici vicini al complesso militare hanno tratto profitto dalla guerra. A causa delle Carte del Pentagono non si sono mai appurate le responsabilità nei fatti.

Analizzando i fatti, un tesoro di documenti "top secret" è stata data al New York Times a metà giugno 1971 da un allora sconosciuto "Hippie", un movimento apparentemente controcultura. Il suo nome era Daniel Ellsberg. Tuttavia, ciò di cui poche persone si rendono conto è che Daniel Ellsberg aveva lavorato negli Uffici Internazionali della Sicurezza, sotto la direzione di Henry Kissinger. Quindi, Daniel Ellsberg, l’ipotetico dissidente nordamericano, iniziò la sua meteorica carriera come ufficiale dell’intelligence statunitense.
Per concludere, anche se tutte queste voci possono anche far parte di una strategia volta a delegittimare Wikileaks, quello che è certo è che i segreti rivelati dall’organizzazione sono attentamente selezionati in base ad una complessa agenda a lungo raggio creata da persone ancora da smascherare.

Versione originale:
Daniel Estulin
Fonte: www.danielestulin.com
Link: http://www.danielestulin.com/2010/12/07/wikileaks-y-assange/#more-2982
7.12.2010

Versione italiana:
Fonte:/www.vocidallastrada.com
Link: http://www.vocidallastrada.com/2010/12/wikileaks-e-assange.html#more
10.12.2010
Traduzione a cura di VANESA